Anche nel Lazio il numero delle dosi e i ritardi del vaccino AstraZeneca stanno facendo toccare elevati picchi di isteria nelle istituzioni. L’assessore alla salute D’Amato e il commissario straordinario per il Covid Figliuolo hanno iniziato un battibecco proprio su alcune dosi fantasma nella regione guidata da Zingaretti. Una differenza di quasi 100mila vaccini che mancano all’appello ha denunciato D’Amato, mentre per Figliuolo esistono ma sono state consegnate direttamente al personale dei comparti di sicurezza e difesa. In tutto ciò, si inseriscono prepotentemente i dubbi e le preoccupazioni del vaccino AstraZeneca (che ha ridotto del 50 per cento le dosi che sarebbero dovute arrivare il 14 aprile) e la sua pericolosità. Anche se continuano ad arrivare rassicurazioni.
Vaccino per il Covid: le dosi fantasma nel Lazio
“C’è una differenza di 97.898 dosi che risultano conteggiate nel contatore nazionale però non effettivamente ricevute”, ha denunciato l’assessore Alessio D’Amato. “Nessuna fiala fantasma – è stata la risposta dallo staff di Figliuolo – le dosi di vaccino che risultano assegnate al Lazio ma che non sarebbero state ricevute sono quelle destinate al personale dei comparti sicurezza e difesa che non vengono distribuite alla Regione, ma consegnate direttamente negli hub vaccinali dove il personale riceve la somministrazione”.
Da qui la reazioni di D’Amato che ha chiesto al commissario straordinario di togliere le dosi dal conteggio “poiché si tratta di forniture per le esigenze nazionali mai entrate nella disponibilità per i cittadini della nostra Regione”. Resta, comunque, una forte preoccupazione per i tagli annunciati da AstraZeneca – gli ennesimi – che delle 340mila dosi previste per il 14 aprile ne consegnerà soltanto 175mila, ma anche per i dubbi sul vaccino che “rischiano di azzoppare la campagna”. Intanto dallo staff di Figliuolo fanno sapere che le dosi mancanti “verranno distribuite assieme alle consegne previste per il 16 e il 23 aprile”
Le rassicurazioni di Crisanti sul vaccino AstraZeneca
“C’è un’isteria totale” ha detto il professor Andrea Crisanti, e microbiologo, in un’intervista a QN sul vaccino Astrazenca. “Ma ha idea di quanti casi fatali di trombosi venosa profonda si verificano ogni anno per i viaggi in aereo? Cinque su 10mila, 500 su un milione, ovvero 500 volte in più degli eventi avversi di AstraZeneca”. Il vaccino AstraZeneca “è uno dei vaccini più sicuri che esistano“.
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