Confusione in Vaticano negli ultimi periodi? A generarla è una crisi interna dovuta ad una spaccatura tra conservatori e moderati che porterebbe più spesso alla dicitura dei “due Papi”. A creare caos è anche il vestiario e il diritto di parola a mezzo stampa
Vaticano confuso e rivoluzionario: il caos interno mette a dura prova la stabilità dell’Istituzione. Ecco di cosa si tratta
Papa Ratzinger ha creato la figura del Pontefice emerito e in pochissimo tempo ha riscontrato il dissidio di numerosi componenti all’interno del Vaticano, situata nel Lazio, nel cuore della Capitale.
Benedetto XVI chiarì, già tempo fa, il perchè della sua scelta, inviando una lettera al cardinal Walter Brandmueller. Di Papa ce n’è uno, ed è Francesco Bergoglio.. eppure qualcuno continua a fare confusione o addirittura sostenere la presenza di “due papi” contemporaneamente.
A generare questo caos, interno ed esterno allo Stato Pontificio è sicuramente l’insieme di dettagli stilisti che continuano a scambiarsi senza restare fissi all’interno degli ambienti ecclesiastici. A risolvere il problema, vi è chi sostiene che sarebbe sufficiente togliere il diritto di parola al pontefice dimissionario.
Ma come nasce la confusione in Vaticano?
A generare questo tipo di dissidi e incomprensioni è la presa di parola in pubblico di Benedetto XVI. L’ex pontefice continua ad essere una figura di spicco all’interno del Vaticano e continua a diffondere la sua parola in pubblico, nel massimo rispetto della figura dell’attuale Papa.
Ad esprimersi in merito a tale problematica è il cardinal George Pell, dichiarato innocente dopo essere stato assolto in tutti i gradi di giudizio. Conservatore, sostenitore di Papa Ratzinger, all’interno di un suo libro sostiene che il papa dichiarato emerito dovrebbe svestirsi dal bianco papale, non “insegnare” ed essere escluso dall’assemblea cardinalizia.
In altre parole, un pontefice che preferisce dimettersi dovrebbe essere retrocesso a cardinale senza facoltà di voto e non esprimersi più.
Con le sue dimissioni, però, Benedetto XVI continua ad esprimersi senza alcun problema. Basti ricordare il momento in cui Ratzinger si espresse in merito alla dottrina promossa da questo pontificato e ancora, il suo “no” all’abolizione del celibato sacerdotale.
Se un Papa emerito non ha diritto a parlare in pubblico, per non creare confusione tra la sua figura e quella del Papa vigente, significa che la frase “Il Signore mi ha tolto la parola per farmi apprezzare il silenzio”, possa assumere senso concreto. Le dimissioni generarono stupore, oggi sono una forma di preoccupazione e forse è meglio mettere a tacere chi, quando doveva, ha preferito tirarsi indietro.
Serafina Di Lascio