Ventotene: l’ex carcere di S. Stefano diverrà luogo di formazione e ricerca

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A Ventotene il progetto per la riqualificazione dell’ex carcere di Santo Stefano, presentato già lo scorso dicembre, ora prende sempre più forma nei contenuti e nella visione complessiva. Lo scopo è valorizzare l’eredità culturale della comunità locale. Il carcere diverrà un riferimento simbolico e concreto per la costruzione del futuro. Il progetto quindi si basa su tre principi fondanti: i diritti umani, la storia e il Mediterraneo. Il primo dei tre filoni si rifà alla libertà, alla dignità umana, allo Stato di diritto e alla giustizia. Un filone che intende ripercorrere le luci e le ambiguità che si celano dietro la concezione della pena.

La storia intesa come ‘rammemorazione’, ovvero capacità di raccontare la memoria del passato senza retorica, contestualizzandola nel presente. Questo per , renderla testimonianza che custodisce il mistero di vite umane. Intesa come forza che, attraverso il tempo, trasforma un monumento in un documento stratificato, tutto da scoprire e disvelare“. Queste le parole dell’architetto Francesco Collotti.

Ex carcere di Santo Stefano a Ventotene photo credit: ilfaroonline.it
Ex carcere di Santo Stefano a Ventotene photo credit: ilfaroonline.it

L’ex carcere museo e laboratorio

Se il cuore del progetto sarà sicuramente il museo (in parte sarà dedicato al progetto architettonico originario, in parte alla vita del carcere e, infine, vi sarà un’area legata al progetto Perucatti), dove vi si potranno trovare le biografie dei detenuti, le fotografie e i racconti di vita quotidiana all’interno dell’istituzione carceraria (le esperienze umane che hanno abitato questo luogo e lo hanno segnato saranno restituite anche tramite una app di realtà aumentata), la riqualificazione riguarderà, nel complesso, l’intero edificio.

Per il panottico, per esempio, l’intenzione è quella di fare interventi “leggeri”, capaci di far risaltare l’aura del luogo, le stratificazioni lasciate dal tempo. Di raccontare il dolore e la rovina. Inoltre, si prevede di realizzare una installazione artistica (ancora da definire) che interagisca visivamente con il lavoro di salvataggio e conservazione del monumento.

Ex carcere di Santo Stefano  photo credit: latinatoday.it
Ex carcere di Santo Stefano photo credit: latinatoday.it

Ventotene, la valorizzazione del territorio

Infine, il Mediterraneo, che rappresenta la sfida per un futuro sempre più ecosostenibile (la famosa economia blu) e che è il custode di civiltà millenarie. Partire dal Mediterraneo per raccontare l’insularità, quindi, l’ambiente, i cambiamenti climatici e l’innovazione. Per raccontare la biodiversità terrestre e marina che rappresenta l’elemento distintivo delle due isole. Uniche per i flussi migratori dell’avifauna, delle tartarughe, ma anche per il transito dei cetacei. Questi sono luoghi di contemplazione della Natura, oltre che di studio e ricerca.

In quest’ottica, la riqualificazione del carcere di Ventotene, comporterà, in chiave pratica, la nascita di un luogo di formazione, sperimentazione e ricerca. Rappresentando un riferimento per il futuro del Mediterraneo. In chiave simbolica, invece, diventerà un luogo di meditazione. Un luogo dove la natura e il paesaggio avranno anche un ruolo centrale per la destagionalizzazione dell’isola.

L’ex carcere un luogo di meditazione

Sull’isola potrebbe sorgere un centro di competenza internazionale sulla crescita ‘blu’ e sull’economia del mare. Il coinvolgimento si estenderebbe anche a tutti gli altri attori della comunità scientifica, in primis il mondo dell’università. Un centro che sia di supporto alle imprese”, ha spiegato Roberto Morabito di “Enea”.

L’ex carcere di Santo Stefano A Ventotene si prepara quindi ad una vera e propria rivoluzione. Una rivoluzione che partirà dalla possibilità di fornire un’adeguata accoglienza proprio all’interno dell’edificio, a quei turisti che vorranno farvi visita sia per motivi culturali sia per rilassarsi, meditare, entrare in contatto con la natura. Nell’ex casa del direttore ci sarà una sorta di ostello con circa 25-40 posti letto, mentre nell’ex forno dovrebbe sorgere un ristorante.

di Loretta Meloni

Immagine di copertina (Ex carcere di Santo Stefano a Ventotene) photo credit: avvenire.it

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