La bomba d’acqua, la prima di questo autunno 2020, ha avuto il “merito” di mandare Roma nel caos più totale. Allagamenti, chiusura di strade e stazioni, telefoni isolati, traffico in tilt e nuove buche sono il retaggio delle precipitazioni clamorose che hanno inondato la Capitale. I disagi, per i romani, continuano anche dopo aver passato il “momento critico” delle ultime ore: via Battistini, ad esempio, è stata chiusa per le buche, vere e proprie voragini, che si sono aperte dopo lo scrosciare delle piogge. Questa determinata strana è diventata il simbolo dello scontento di diversi romani: il manto, infatti, era stato sistemato nel 2019 e l’operazione era rientrata nelle “Strade Nuove” promosse da Virginia Raggi, attuale sindaco di Roma.
Via Battistini chiusa: non è l’unica strada della Capitale
Roma in ginocchio e Polizia Locale costretta agli straordinari per tamponare i disagi dei cittadini romani. Nella lista delle strade chiuse dopo l’acquazzone che ha interessato la Capitale non c’è soltanto via Battastini: via Portuense, via Bonifazi a via Cardinale Massimi, da piazzale della Radio fino a via Quirino Majorana. Perché, allora, via Battistini ha avuto una cassa di risonanza mediatica così grande scaturendo numerose polemiche? Il tratto della strada incriminato era stato sistemato nel 2019 dall’amministrazione di Virginia Raggi nel progetto “Strade Nuove“. A distanza di un anno, purtroppo, l’asfalto è collassato sotto l’impeto della bomba d’acqua creando diversi punti di domanda sul lavoro svolto poco tempo fa.
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