L’amministrazione di Roma, da quanto sembra, sta puntando ad una riqualificazione di via Veneto, la celebre strada nota per essere stata, negli anni ’60, il simbolo della Dolce Vita romana. Negli ultimi anni, infatti, la strada ha subito un progressivo declino, ulteriormente aggravato dalla crisi aperta dalla pandemia.
La delibera, contentente le linee guida per il rilancio della zona, dovrebbe arrivare in Aula Giulio Cesare tra martedì 29 novembre e giovedì 1 dicembre per essere approvata. Primo firmatario il presidente della commissione Turismo, Mariano Angelucci.
Una volta approvata la delibera, l’obiettivo è dare il via ai lavori entro agosto-settembre 2023.
Via Veneto: i dettagli del progetto di riqualificazione

Il progetto per la riqualificazione di via Veneto, messa a punto dai consiglieri dem, prevede innanzitutto una parziale pedonalizzazione della zona. In particolare, tra Porta Pinciana e l’incrocio tra via Ludovisi e via Boncompagni, subito prima dell’Ambasciata americana. Questa pedonalizzazione coinvolgerebbe la fascia oraria compresa tra le 18 e le 24 di determinati weekend del mese, la cui calendarizzazione andrebbe studiata con l’Agenzia per la mobilità. La chiusura temporanea al traffico andrebbe segnalata mediante l’utilizzo di fioriere o dissuasori a scomparsa.
Il progetto prevede anche l’istituzione della zona 30 per l’intero tratto, fino a piazza Barberini. Si tratta di un tipo di disposizione che il sindaco vorrebbe applicare anche in molte altre zone della città.
Inoltre, sono previste le installazioni di una nuova pavimentazione e di un nuovo sistema di illuminazione, nonché interventi volti ad aumentare l’accessibilità per le persone con disabilità.
Il progetto comunale di riqualifica non è l’unico intervento che mira a riportare la strada della Dolce Vita agli antichi fasti. Infatti, sono stati numerosi e importanti gli investimenti affluiti su via Veneto. Si pensi, ad esempio, a Flavio Briatore, con l’apertura del Twiga sulla terrazza dell’hotel Bernini a piazza Barberini o a Robert De Niro, con il suo ristorante Nobu.
Giulia Guglielmetti
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