Dopo Napoli, violenti scontri e disordini nella notte, le proteste contro le chiusure notturne sono scoppiate anche a Roma dove, nella notte tra il 24 e il 25 ottobre, diversi manifestanti si sono raggruppati per contestare le misure anti-covid, a Piazza del Popolo. Il bilancio: auto danneggiate, cassonetti in fiamme e diverse persone fermate, Alla mezzanotte, con lo scattare del divieto di uscita, è stato intimato ai manifestanti di andar via, ma loro hanno lanciato petardi e fumogeni contro le forze dell’ordine.
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Le forze dell’ordine hanno spinto i dimostranti verso piazzale Flaminio dove è scoppiata una piccola guerriglia tra le vie del quartiere: forse quello che volevano i fascisti di Forza Nuova, mentre la polizia bloccava gli sfoghi su via del Corso e via del Babuino, le strade dello shopping.
Sono stati lanciati anche monopattini del servizio sharing. “Non si può accettare che un minuto dopo la mezzanotte ci sia il virus e un minuto prima no“, aveva detto ai cronisti il leader di Forza Nuova di Roma Giuliano Castellino, in piazza senza mascherina.
Durante i disordini e gli scontri sono stati incendiati anche qualche cassonetto sul Lungotevere e due motorini. Almeno dieci i fermati intorno all’una di notte e due poliziotti che hanno avuto bisogno delle cure mediche.
Momenti di tensione anche nella zona di Testaccio e Trastevere con fumogeni e monopattini lanciati contro le forze dell’ordine. Anche qui sono state fermate alcune persone. La posizione delle persone fermate è al vaglio. In giornata è atteso un bilancio dalla Questura di Roma.