Tredici partite del Girone B della Serie C ed è calato l’inferno sulla bella città di Viterbo, una delle perle del Lazio. Il buco nero nel quale è caduta la Viterbese è profondo ed irto di paure. Le pareti sono scoscese e scivolose: per risalire la china servirà un’impresa da leoni. Ogni scalata, però, inizia sempre con un primo passo ed il gradino iniziale di questa ascesa deve manifestarsi oggi pomeriggio, precisamente alle ore 14:30. I gialloblù guidati da Francesco Punzi, succeduto a Giuseppe Raffaele recentemente allontanato, devono prendere l’intera posta in palio in casa contro il Pontedera, ospite dei laziali nella quattordicesima giornata della Lega Pro. Viterbese-Pontedera non è una finale, ma acquisisce un sentore di gara decisiva. Già a novembre.
Non è una finale per la Viterbese, ma poco ci manca
Ventesimo scalino di una rampa lunghissima da percorrere. Tradotto: ultimo posto nel Girone B della Serie C. I leoni di Viterbo dovranno sfoderare zanne ed artigli per arrampicarsi faticosamente lungo le pareti di questo pozzo nel quale sono scivolati. Ripetutamente. Fin qui, i numeri della Viterbese sono da incubo: 7 punti in 13 giornate di campionato incamerati dopo aver messo a referto una vittoria, quattro pareggi e ben otto sconfitte. Terzo peggior attacco del raggruppamento (insieme a Teramo, Montevarchi e Fermana) con 12 reti segnate e terza peggior difesa (con Olbia e Pontedera) in virtù dei 21 gol incassati.
Attualmente, la compagine laziale è a -3 dal penultimo posto detenuto dal Grosseto e la sfida di oggi contro il Pontedera diventa fondamentale per risalire la china: allo stadio Enrico Rocchi, i gialloblù di Francesco Punzi dovranno incassare una vittoria che potrebbe rilanciarli. Prima nel morale, poi nella classifica. Non è una finale, ma poco ci manca…
ANDREA MARI
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(credit foto pagina Facebook US Viterbese 1908)