Una partita dall’acre sapore del fallimento sportivo speziata da difficili ripartenze. Due popoli interi che negli anni scorsi avevano assaggiato con costanza il calcio professionistico e che adesso si ritrovano a sgomitare nelle categorie (estremamente) inferiori del calcio regionale. Due storie simili dallo stesso, amaro, finale che attendono di essere riscritte dai nuovi protagonisti in campo: Viterbese-Rieti tre anni fa era uno dei derby laziali del Girone B della Serie C, oggi le due formazioni si affronteranno alle ore 15:30 per la prima giornata del campionato di Promozione. Uno sprofondo impossibile da non maledire.
Due realtà scomparse dal professionismo italiano e oggi relegate nelle serie basse del calcio regionale. La caduta libere sportiva di due città importanti come Viterbo e Rieti ha colpito il Lazio togliendo alla regione due realtà che stavano ben figurando nel torneo di Lega Pro. Prima dei tanti problemi societari accusati, ovviamente. Tre anni fa questo era uno scontro utile per evitare i playout di Serie C, oggi la sfida vede in campo due formazioni vogliose di centrare la serie successiva nel campionato, poco accattivante, di Promozione.
Viterbese-Rieti, alle 15:30 in campo tra ricordi passati e sogni di gloria mai sopiti

La Serie C è ormai un triste ricordo, ma anche un sogno da rincorrere con due progetti sportivi che dovranno riportare i club ai vecchi fasti di un tempo. Tra Covid-19 e problemi societari, il Rieti ha salutato il professionismo prima della Viterbese che soltanto al termine di questa infuocata estate ha alzato bandiera bianca ripartendo, sempre con Marco Arturo Romano al comando, proprio dal Girone B della Promozione laziale.
Due storie abbastanza similari che oggi impatteranno in campo, ore 15:30, nella prima giornata del nuovo campionato d’appartenenza. Neanche a dirlo, entrambe sono tra le favorite per il salto di categoria e Viterbese-Rieti potrebbe regalare immediatamente dei dati importanti sul possibile andamento delle due società in questa nuova (e difficile) realtà. Nemiche in campo, ma con lo stesso sogno nel cassetto: gialloblù e amarantocelesti guardano l’orizzonte, mano nella mano, condividendo un passato simile e desideri (di gloria) identici.
ANDREA MARI
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