Viterbese alle prese con un campionato di Serie C difficile e una classifica, ora, difficilissima. L’arrivo del nuovo tecnico non è servito a dare la scossa giusta alla squadra.
Una classifica preoccupante
Sabato, nell’anticipo della 12a giornata del campionato di Serie C girone C, la Viterbese non è riuscita a evitare la sconfitta numero 5 di questo travagliato inizio di stagione, su 10 turni disputati. A Castellamare di Stabia, contro le Vespe della Juve Stabia guidate dalla panchina da Pasquale Padalino, i gialloblu sono caduti con il punteggio di 2-0, arrivato in virtù delle prodezze personali di Romero dopo soli 4 minuti di gioco e di Fantacci a inizio ripresa.
Una prestazione incolore, quella della Viterbese, che ha confermato le lacune mentali e difensive già palesate durante la gestione Maurizi, accompagnate, come se non bastasse, da un atteggiamento quanto meno deludente in fase di costruzione di gioco o di interdizione, in diverse fasi della partita.
Roberto Taurino, il tecnico scelto dal numero uno della Viterbese per dar vita a un nuovo e più produttivo inizio, nella sua prima settimana di lavoro ha provato ad accrescere l’entusiasmo nella squadra, soffermandosi su qualche situazione difensiva che, per quanto confermato da lui stesso a fine gara, non hanno trovato applicazione.
La classifica, ora, vede la Viterbese in 17a posizione con soli 7 punti (1 vittoria, 4 pareggi, 5 sconfitte), ma con la possibilità neanche troppo remota, di scendere ulteriormente in classifica, dal momento che la Casertana deve ancora recuperare la sfida contro la Vibonese in casa. Classifica dunque difficile per i gialloblu, che devono cambiare rotta al più presto.
Il lavoro che attende Taurino
Il campionato è ancora molto lungo e qualsiasi errore si sia stato fatto sino a questo punto, ha tempo per essere riparato. Certo, il calendario così fitto di impegni non aiuta le squadre in difficoltà, senza poi parlare degli imprevisti che il Covid-19 sta imponendo a tutto il mondo sportivo, ma questa ultima, per quanto reale, vale al massimo come una “attenuante” generica, poiché non riguarda una sola formazione di Serie C, ma tutte.
Taurino, che va ricordato è un esordiente in Serie C, ha a disposizione un gruppo ben fornito di giovani e di elementi più esperti. Le vittorie esaltano facilmente i primi, almeno come le sconfitte, ecco perché (forse) una possibile leva strategica sulla quale il nuovo allenatore può lavorare, è quella di rivitalizzare sul piano mentale ed emotivo, la componente più “anziana” del gruppo. Lì, esperienza e attributi, non mancano.

La squadra deve ritrovare una sua identità, se necessario, rivedendo il modulo di gioco di riferimento, ma ancora di più serve voglia di sacrificarsi quando occorre recuperare palla, lucidità per chiudere preventivamente gli spazi, disponibilità nell’aiutare i compagni di reparto e non solo. Sarà un lavoro sulla testa dei suoi giocatori, quello che attende Taurino, e sulla parte atletica e tattica quello che invece riguarderà i giocatori.
La Viterbese non rappresenta soltanto la propria città in Serie C, ma una regione intera. Ecco, se questo tipo di “carburante” entrasse nelle gambe, nella testa, e perché no, nel cuore dei gialloblu, allora (forse) uscire dalle secche dell’attuale posizione in classifica, non sarebbe poi così complicato. Del resto, è questo ciò che chiedono i tifosi.
Autore: Adriano Fiorini
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