Viterbese battuta in casa dal Foggia nella 13a giornata del campionato di Serie C girone C per 1-0. I Satanelli rossoneri strappano i tre punti e peggiorano la crisi dei gialloblu.
Una gara dai due volti
E’ stata una gara dai due volti, quella che ieri si è disputata al “Rocchi” tra la Viterbese e il Foggia. Nei primi 45 minuti di gioco, infatti, in un sostanziale equilibrio, le due formazioni hanno badato a rischiare poco e le occasioni da gol sono state rappresentate da un calcio di punizione battuto da Bensaja al 3′ minuto, da un colpo di testa di Falbo troppo debole per impensierire Fumagalli, da una conclusione smorzata di Tounkara al 26′ e da un tiro da fuori di Salvi per gli ospiti.
Nella ripresa, invece, al 52′ veniva annullato al Foggia un gol per posizione di fuorigioco di capitan Gavazzi, occasione a cui faceva seguito 5 minuti più avanti, un palo pieno colpito da Rocca da oltre 25 metri. La crescente pericolosità degli ospiti veniva sublimata al 63′, quando Rossi toccava in area Galeotafiore sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Per l’arbitro Frascaro non c’erano dubbi e mandava al dischetto Rocca, il quale, con freddezza olimpica, riusciva a piazzare il pallone nell’angolino basso alla sinistra di Daga, che pure aveva scelto di tuffarsi verso il lato giusto.
Il gol subito, in qualche modo, disinibiva i ragazzi di Taurino, che andavano vicino al pareggio prima con Falbo e poi con Baschirotto, in modo davvero clamoroso, al 77′ minuto. Fuori finiva anche il colpo di testa di Ferrani, bravo a incunearsi nell’area avversaria, ma quel tanto impreciso, comunque, da non riuscire a cambiare il risultato della gara.
Taurino e la prestazione
A confermare il detto secondo il quale chi vince esulta e chi perde spiega, Taurino, nella conferenza stampa postgara, spende con pazienza più di qualche minuto per commentare la prestazione dei suoi ragazzi e la strada che il gruppo deve saper imboccare nei prossimi giorni.
Pungolato dalla prima domanda dei giornalisti in sala stampa, il tecnico pugliese afferma: “Ho visto troppe cose che non dovevano succedere. Ovviamente io devo assumermi le mie responsabilità, perché io alleno questi ragazzi e io faccio la formazione. E’ però anche un momento in cui tutti devono prendersi le proprie. Avevamo detto che non saremmo dovuti mancare sul piano dell’atteggiamento, ma per un’ora siamo stati troppo timidi. Capisco il momento, ma nel corso della partita si deve fare ciò che si prepara in settimana. E’ inutile altrimenti lavorare in settimana, se poi la domenica ci si spegne così. Oggi abbiamo fatto delle cose – dice Taurino senza mezzi termini – fuori dal mondo. Abbiamo fatto forse 30 fuorigioco, abbiamo commesso molti falli quando loro giocavano sulle punte, abbiamo vinto pochissimi duelli aerei pur avendo giocatori molto strutturati. Questa timidezza non può appartenere a una squadra di calcio”.
L’analisi dell’allenatore prosegue e si aggiunge di altri dettagli: “La rabbia più grande è che dopo aver preso il primo schiaffo, in mezz’ora abbiamo creato più di quanto non abbiamo fatto tra la precedente partita e la prima ora di gioco. Non è normale. Non è possibile prima prendere un pugno e poi reagire. La strada insegna – aggiunge Taurino – che chi mena prima, mena due volte. Non si può aspettare di essere picchiati, perché una volta che si va giù, poi diventa difficile rialzarsi, soprattutto in questo momento complicato. Per me si tratta di fare un passo in avanti sul piano mentale. Per me il problema principale è quello”. Più chiaro di così…

Stare sul pezzo
Taurino critica anche il modo con cui la sua squadra ha determinato il rigore, ma va oltre, indicando la strada che i suoi dovranno seguire nei prossimi giorni, per non dire settimane: “Non si è lucidi in questo momento, ma occorre risolvere questa situazione. Solo noi possiamo farlo, non possiamo chiedere aiuto a nessuno. Dalle situazioni difficili – spiega ancora il successore di Maurizi sulla panchina gialloblu – se ne esce stando sul pezzo, dandosi una mano. Guardandosi accanto sapendo che il compagno farà di tutto per aiutarci. In questo momento, questo tipo di spirito, non è costante. Nella partita c’eravamo, ma con timidezza”.
Mercoledì prossimo la Viterbese sarà di nuovo in campo, questa volta in trasferta sul non facile campo del Palermo, ieri vincente al “Barbera” contro il Monopoli. Chissà che uno stadio importante come quello dei siciliani, non risvegli la voglia di battersi nel modo giusto negli uomini di Taurino. La piazza gialloblu, non aspetta altro.
Autore: Adriano Fiorini
Seguici su:
Pagina Facebook Il calcio di Metropolita
Pagina Facebook Metropolitan Magazine Italia