Il segretario Nicola Zingaretti si è esposto a favore del programma di Barbara D’urso e sui social sono esplose le polemiche.
Il segretario Nicola Zingaretti ha pubblicamente difeso il programma Live- Non è la D’Urso, che sembrerebbe rischiare la chiusura a causa degli ascolti bassi, tra il 10-12% fino a notte fonda. I numeri rivelati dall’Auditel sembrano dunque segnare un amaro finale al programma di Barbara D’Urso, che si avvia verso la strada della chiusura anticipata.
Il tweet di Zingaretti e le polemiche sui social
Zingaretti twitta sul social: «In un programma che tratta argomenti molto diversi tra loro hai portato la voce della politica vicino alle persone. Ce n’è bisogno!»
Le risposte su Twitter sono state immediate e differenti. C’è chi si è chiesto con tono ironico se il profilo fosse stato hackerato, chi ha fatto riferimenti a Silvini e chi a cuore aperto ha risposto al segretario: «Nicola ascoltami, ascolta uno iscritto al Pci dal 1976 e fino a due anni fa. Immagina per un attimo se Berlinguer avesse detto la tua stessa frase nei confronti di un personaggetto di quegli anni, che so un Alvaro Vitali qualsiasi. Immagini la reazione degli iscritti? Pensaci».
Live-Non è la D’Urso verso la chiusura anticipata
Tutto nasce dall’anticipazione di Dagospia sulla chiusura anticipata del programma Live-Non è la D’Urso. Il sito di Roberto D’Agostino scrive: «Il discusso talk show alle prese con i bassi ascolti, tra il 10-12% fino a notte fonda, dovrebbe salutare il pubblico di Canale 5 addirittura tra fine marzo e inizio aprile: dalle parti di Cologno Monzese il vento sembra essere molto cambiato da qualche tempo… La notizia della chiusura è stata comunicata dal Comitato Esecutivo di Mediaset (in cui ci sono Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri) a Mauro Crippa che, da sponsor di “Barbarie”, ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco».
La smentita in diretta della chiusura
Appena uscita la notizia della probabile chiusura, la stessa conduttrice ha voluto smentire in diretta a Pomeriggio 5 le informazioni che giravano sui social: «I siti dicono e scrivono cose che non sono vere, delle stupidaggini, ma non raccontano la vera verità giusto per scrivere un po’ di cattiveria». Tutto però, sembra ricondurre davvero alla possibilità di una chiusura del programma.
Oltre Zingaretti, a difendere la conduttrice sembra esserci anche Imma Battaglia che invece dice: «Il sessismo imperante di questo momento storico fa un’altra vittima illustre; stavolta tocca a Barbara d’Urso, la conduttrice del programma capace di influenzare e contaminare la politica usando il linguaggio del popolo!».
Valentina Cuffaro