Il Presidente della Regione Lazio e l’assessore alla Sanità risulterebbero indagati dalla Procura di Roma: tra le cause vi sono le nomine nelle Asl avvenute nel 2019. A coordinare l’inchiesta è il procuratore aggiunto Paolo Ielo. La questione nasce da un esposto di Fratelli D’Italia.
Nomine all’Asl causa dell’inchiesta contro Zingaretti e D’Amato da parte della Procura di Roma: l’accusa è di abuso di ufficio
L’inchiesta nasce nei confronti del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato da parte della Procura di Roma. La questione pare riguardare la vicenda relativa alle nomine nelle Asl risalenti al 2019. A coordinare l’inchiesta vi è il procuratore aggiunto Paolo Ielo e insieme a Zingaretti e D’Amato, sarebbero coinvolte altre sette persone. L’esposto nasce da Fratelli d’Italia. Fra gli indagati figurano il segretario della giunta della Regione Lazio, Andrea Tardiola, e l’ex responsabile della direzione della Salute della Regione Lazio Renato Botti. Coinvolto sembra essere anche il direttore generale del Policlinico Umberto I, Vincenzo Pannella.
Nell’agosto del 2019, Antonio Aurigemma, il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, aveva presentato un’interrogazione. Il gip di Roma ha immediatamente disposto una proroga delle indagini su richiesta della Procura di Roma. La causa sembra essere proprio l’insieme di nomine all’Asl, avvenute in quello stesso anno. Ad esprimersi in merito a tali avvenimenti sono anche Federico Mollicone e Fabrizio Ghera, rispettivamente deputato eletto nella circoscrizione Lazio 1 e capogruppo di FDI in Regione Lazio che scrivono:
“Il ragionamento del Movimento 5 Stelle sia simmetrico, se non si governa con Cesa perché indagato, allora il pensiero valga anche per Zingaretti, segretario del PD e presidente della Regione Lazio indagato per abuso d’ufficio. Fermo restando il nostro garantismo, per cui indagato non significa condannato, per coerenza i grillini dovrebbero sciogliere l’alleanza con il Pd e andare al voto, restituendo la voce agli italiani e dando finalmente alla Nazione un governo coeso e autorevole“.
Serafina Di Lascio
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