Sullo scontro tra il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e la sindaca di Roma, l’ultima parola è stata proprio quella di Virginia Raggi. L’ex segretario del PD aveva infatti detto a Di Martedì come la Raggi fosse una “minaccia” per la Capitale. Parole che non sono state affatto digerite dalla sindaca e che ha quindi risposto con un lungo post su Facebook. Tutto questo proprio dopo che il neo segretario Enrico Letta e Giuseppe Conte avevano benedetto un percorso unitario fra PD e M5S.
Zingaretti-Raggi: la risposta della sindaca
Per Zingaretti, ha incalzato la Raggi sul social, “la ‘minaccia‘ per Roma non è rappresentata dalla malavita o magari, in senso lato, dalla difficoltà di trovare un lavoro per i cittadini. No, per Zingaretti la “minaccia” per Roma è rappresentata da una giovane donna finita sotto scorta per aver dichiarato guerra alla criminalità organizzata. Politicamente si possono avere opinioni diverse ma non è lecito provare ad emarginare una persona che – al di là delle opinioni politiche – è realmente “minacciata” dalla criminalità”, ha aggiunto.
La Sindaca ha poi puntato il dito contro il clan Casamonica, la vera “minaccia” che ha l’obiettivo “di voler mettere una bomba sotto l’automobile di Virginia Raggi. Il messaggio termina poi con alcune citazioni prese dalla Treccani sul significato di minaccia e alcune precisazioni dal punto di vista penale.
La Raggi sempre più isolata in Campidoglio
Intanto in Campidoglio la Raggi non naviga in acque sere. Oltre allo scandalo per l’assunzione della compagna dell’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, Silvia Di Manno, nello staff dell’assessorato all’Urbanistica – dimessasi pochi giorni fa – la prima cittadina si trova sempre più isolata.
Proprio ieri è arrivata la decisione di della consigliera comunale Gemma Guerrini di passare dal Movimento 5 Stelle al gruppo misto. A oggi sono cinque i consiglieri che hanno abbandonato la maggioranza, scelte che hanno portato l’Assemblea capitolina ad avere 24 consiglieri di maggioranza e 24 schierati tra i banchi dell’opposizione.
“Non voteremo – hanno sottolineato i Pentastellati Enrico Stefano, Donatella Iorio, Marco Terranova e Angelo Sturni – più atti che arriveranno in aula a pochi giorni dalla scadenza e che riterremo non strettamente legati all’attuazione del programma. Chiediamo che la sindaca presenzi in Aula a tutte le votazioni delle proposte di delibere di giunta”.
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