”DAIMON -L’ultimo canto di John Keats”, al Teatro Lo Spazio dal 2 al 5 febbraio

- Advertisement -

AL Teatro Lo Spaziodal 2 al 5 febbraioDAIMON- L’ultimo canto di John Keats, spettacolo scritto da Paolo Vanacore, e diretto e interpretato da Gianni De Feo.

DAIMON -L’ultimo canto di John Keats al Teatro Lo Spazio dal 2 Febbraio

John Keats Teatro Lo Spazio
Ufficio Stampa
Maresa Palmacci

Debutta in prima assoluta al Teatro Lo Spaziodal 2 al 5 febbraioDAIMON- L’ultimo canto di John Keats, spettacolo scritto da Paolo Vanacore, e diretto e interpretato da Gianni De Feo.

In un freddo e ventoso autunno romano, il grande psicanalista e filosofo James Hillman percorre la strada lastricata di foglie di platano che dal lungotevere conduce alla Piramide Cestia dove è seppellito il poeta inglese John Keats, colui che Hillman stesso considera la propria nobile guida: il daimon, una presenza divina incaricata di portare a compimento il disegno superiore che la nostra anima ha scelto prima di nascere e di cui ognuno di noi si è dimenticato nel momento in cui è venuto al mondo.

Un incontro reale e sovrannaturale allo stesso tempo, che diventa ricerca della propria vocazione come memoria di qualcosa di indefinito che durante l’esistenza non riusciamo mai ad afferrare e che ci fa sentire sempre in qualche modo incompiuti. Hillman riprende il concetto di Keats della poesia intesa come “fare anima” dove per “fare anima” si intende uno sforzo nella comprensione di sé stessi al fine di acquisire una propria singolare identità e, ovviamente, la giusta collocazione nel mondo che ci circonda.

Una trama fra canzoni e poesia

La trama del racconto di Vanacore si interseca tra poesia musica e canzoni, in una scenografia essenziale. Pochi elementi che sembrano emergere dalla sabbia o sospesi sulle onde del mare, quell’Oceano infinito che bagna Atlantic City, da dove riemergono i primi ricordi dell’infanzia. Fanno da sfondo immagini proiettate, segni astratti di colori contrastanti, elaborati appositamente da Roberto Rinaldi, come a dare forma alla parola seguendo il filo della narrazione.

Una narrazione contrappuntata da brevi picchi poetici su brandelli lirici dello stesso Keats, evocati dalla voce di Leo Gullotta. Infine, alcune tra le più suggestive canzoni di Franco Battiato e Giuni Russo, cantate dal vivo da De Feo sugli arrangiamenti di Alessandro Panatteri, per delineare il percorso più intimo e sottile di questo viaggio dell’Anima, all’Ombra della Luce.

Seguici su Google News

Articoli Correlati

- Advertisement -

Ultimi Articoli

Ryder Cup, prima giornata: Team Europe imbattuto

Una prima giornata davvero ricca di emozioni per la Ryder Cup che ha visto il team Europe trionfare dopo i quattro incontro foursomes e...

Josè Mourinho in crisi: “Roma, non ho voglia di parlare…”

Una crisi che sembra non avere fino o quantomeno soluzione. La Roma di Josè Mourinho è naufragata nel porto di Genova venendo investita dal...

Eusebio Di Francesco: “Frosinone, bravi a rimanere in partita”

Il Frosinone Calcio incassa il secondo pareggio consecutivo in Serie A pareggiando in casa contro la più attrezzata Fiorentina. Il gol realizzato da Matias...

Maurizio Sarri: “Lazio, un gol da Bayern Monaco…”

La vittoria importante contro il Torino ha rilanciato le ambizioni della Lazio di Maurizio Sarri che adesso è a quota sette in classifica occupando...