Dall’11 al 23 gennaio in scena Alla stessa ora, il prossimo anno, al Teatro Ambra Jovinelli di Roma; per la regia di Antonio Zavatteri, una commedia d’amore esilarante, scritta dal brillante Bernard Slade.
Alla stessa ora, il prossimo anno: l’esilarente commedia in scena al eatro Ambra Jovinelli
Alla stessa ora, il prossimo anno, in scena al Teatro Ambra Jovinelli, dall’11 al 23 gennaio. Alessia Giuliani e Alberto Giusta portano in scena lo spettacolo per la regia di Antonio Zavatteri; una commedia d’amore esilarante, scritta da Bernard Slade.
Può una storia d’amore andare avanti indisturbata per ventiquattro anni? “Certo!” direbbe Bernard Slade. Precisando che:
“Il segreto è incontrarsi solo quel giorno alla stessa ora. Ogni anno”.
Alla stessa ora, il prossimo anno è una commedia del 1975 di Bernard Slade, brillante autore canadese. È una commedia sentimentale di rara comicità. George e Doris, entrambi sposati, s’incontrano per caso in un motel a nord di San Francisco e tra loro scatta subito la scintilla; complice una bistecca, specialità del ristorante del motel. La commedia raccontala loro storia d’amore, le loro peripezie sentimentali nell’arco di ventiquattro anni. Una commedia d’amore capace di fare ridere sino alle lacrime.
Afferma il regista Antonio Zavatteri:
“Alla stessa ora, il prossimo anno è una commedia molto divertente su amore e adulterio, ma ancor di più è un “viaggio nel tempo” che noi spettatori facciamo seguendo le vicende dei due amanti; ogni anno si ritagliano una pausa dalla consuetudine delle loro vite, incontrandosi clandestinamente in una stanza d’albergo per trascorrere una notte di passione, e per guardare l’altro e immaginarsi una vita diversa. Noi, con loro, attraversiamo un periodo di venticinque anni e vediamo, attraverso le loro storie, il passaggio del nostro tempo provando quel brivido e quella vertigine che si prova nel fare un bilancio della propria vita”.
E, in seguito, conclude:
”La commedia di Bernard Slade ha una storia di messe in scena molto ampia, da Broadway alle nostre sale, spesso con interpreti illustri e brillantezza da vendere, una comicità che è necessaria e contenuta meravigliosamente nella scrittura, ma come pure è necessaria l’emozione che ci deve suscitare il riconoscerci nei protagonisti.”