Non è il primo caso di violenza contro le donne, ma si spera sempre che sia l’ultimo. Un uomo di 57 anni ha ripetuto violenze e minacce alla moglie. Presente alle ripetute aggressioni anche la figlia. Il violento compagno minacciava la moglie: “Ti voglio ammazza con le mani mie”. In altre occasioni l’ha aggredita lanciando bottiglie o colpendola al volto con un cazzotto. Le ripetute violenze e minacce alla moglie sono risultate lesivi dell’integrità fisica e psicologica delle due donne, estremamente provate dalla situazione.
Durante l’ultima lite, svoltasi durante le festività natalizie, la figlia è accorsa in aiuto alla madre, ma l’uomo l’ha afferrata al collo, minacciando poi di uccidere la compagna. La ragazza ha così deciso di sporgere denuncia circa le ripetute violenze e minacce.
Gli investigatori hanno attivato il codice rosso, previsto per le donne vittime di violenza. Gli agenti hanno quindi inviato una informativa di reato al Tribunale Ordinario della Procura della Repubblica di Roma. Il codice rosso prevede che in caso di violenza sulle donne, la Polizia giudiziaria e il pubblico ministero debbano attivarsi immediatamente. La vittima deve essere ascoltata entro 3 giorni dalla denuncia al fine di evitare altri episodi di violenza.
Il giudice delle indagini preliminari ha quindi disposto l’allontanamento del violento marito dalla casa, il divieto di avvicinamento alla moglie e alla figlia oltre al versamento a favore delle due donne di un assegno periodico. Le misure sono state eseguite il 16 marzo.
Il 31,5% delle donne fra i 16 e i 70 anni ha subito una violenza, dati che si spera possano migliorare al più presto. Inoltre l’attuale situazione di restrizioni Covid19 porta a trascorrere più tempo a casa, il che potrebbe costringere molte donne, già vittime di violenza, a stare più a contatto con il partner violento.