La stagione della Lazio si è chiusa con un quinto posto in campionato, valido per la qualificazione ai gironi della prossima Europa League. Un valido risultato sportivo, in un’annata vissuta con difficoltà per via dei contrasti vissuti con la tifoseria biancoceleste. Il primo caso è stato quello di Francesco Acerbi, che a seguito di un’esultanza polemica verso i propri tifosi, ha vissuto mesi di assoluta contestazione. In seguito il contrasto tra la tifoseria laziale ed il presidente Claudio Lotito, con il prezzo alto dei biglietti a causar polemiche. Il presidente della Lazio parla della stagione e dei rivali della Roma.
Lazio, Lotito: “I romanisti sono contenti anche se va male“
In un evento elettorale tenutosi a Viterbo, il presidente della Lazio Claudio Lotito ne ha approfittato per parlare di diversi argomenti: dai tifosi di Roma e Lazio alla gestione societaria. Di seguito il suo intervento: “Io non sono abituato a vendere sogni, bensì realtà. I tifosi hanno ragione dal punto di vista passionale a dire che la squadra sia un loro patrimonio. Ma dal punto di vista della gestione non è così. Quando porti i fatti, la gente non torna sui propri passi, ma vuole sempre di più. Abbiamo vinto la Supercoppa con l’Inter di Mourinho che aveva conquistato il Triplete. E il giorno dopo allo stadio non c’era nessuno. I laziali sono particolari, forse li ho abituati troppo bene. I romanisti invece sono contenti anche se va male. A inizio stagione partono per vincere il campionato, ma poi si accontentato di lottare per altre posizioni. Noi laziali invece siamo diversi. I tifosi hanno sempre sofferto. Hanno fatto le collette, sono stati depauperati, però erano coinvolti emotivamente. Ci sono state delle persone abituate a mungere la vacca che poi si sono trovate un presidente che ha detto ‘alt, non si può’. Ma non per me, per la società“.
Matteo Mambella