Benzina a Roma: aumento di 5 centesimi al giorno a causa della guerra

I romani sanno che l’aumento del prezzo è iniziato in precedenza e lo sa ancora di più chi fa il pieno. Nonostante ciò, il rialzo del prezzo della benzina è un mistero.

Benzina a Roma, varie testimonanze sull’aumento del prezzo

Asanka, 37 anni e benzinaio dell’Ip dei Tribunali spiega che anche al suo paese, in Sri Lanka, è così. È una questione mondiale, non solo italiana. Il prezzo della benzina cresce quotidianamente e prima cresceva uno o due centesimi al giorno, mentre ora anche quattro o cinque. Salah, 46 anni e benzinaio della Esso di via Cassia afferma che nel 2000 il prezzo era di un euro. Ora cresce con una media di 5 o 10 centesimi ogni giorno. Alla Eni di Ponchiarelli, Parioli, Felice, 54 anni, dice che l’aumento del prezzo della benzina è stato di circa il 20% nelle ultime due settimane. Il prezzo ha iniziato a crescere già prima della guerra in Ucraina. In 30 anni di lavoro non ha mai visto prezzi di questo tipo. Inoltre, il prezzo del gasolio ha già superato il prezzo della benzina verde. Ai Parioli, con prezzi di €2.50 a litro, i clienti optano per il self-service. Di conseguenza il lavoro dei benzinai è sempre inferiore.

Quali sono le cause dell’incremento del prezzo

Ci sono vari punti di vista e idee sulle cause dell’aumento del prezzo della benzina a Roma e in generale. Maurizio Imbriano, 50, avvocato, mentre aspetta il riempimento del serbatoio della Ford Kuga ipotizza che potrebbe essere colpa della guerra in Ucraina. Marco Travia, 64, imprenditore immobiliare, con il casco della sua moto Bmw, è più serafico, infatti pensa sia dovuto, in primis a fattori speculativi. Lo affermava anche il presidente Draghi. Il costo del trasporto si riflette sugli altri settori, per quanto riguarda l’inflazione e il  disservizio. Le consegne vanno a rilento e i pescherecci sono fermi.

Benzina a Roma, com’è la situazione negli altri quartieri di Roma

In relazione all’aumento della benzina a Roma, la situazione è la stessa anche negli altri quartieri. Con Marco Travia è in accordo l’avvocato Andrea De Marchi. A Trastevere, all’Eni con 5 euro si acquistano 2.27 litri. Un pensiero fisso è sicuramente quello per cui la guerra non aiuta, ma potrebbe essere vista anche come una giustificazione per speculare. All’Esso di via Ostiense, Carlo Sanzini, chef di 40 anni, spiega che non usa più la sua macchina a metano, preferendo il suo Sh 300. In precedenza, c’era il sentore che i prezzi sarebbero aumentati. In relazione al petrolio sono poche le soluzioni alternative. È utile una rivoluzione generale.

Sulla benzina a Roma, un paragone con l’Olanda

Un ragazzo olandese, Arthur, sulla sua Bmw, dice che In Olanda il prezzo è più caro poiché ci sono più tasse. È auspicabile una risposta unita da parte dell’Europa sul petrolio. In via Baldo degli Ubaldi, Daniele rifornisce il suo taxi a un Ip e con 20 euro fa 8.7 litri. Secondo lui i motivi sono geopolitici. Il governo dovrebbe essere di supporto con chi con la macchina ci lavora. A Centocelle, Luciano, 72, pensionato, lamenta degli interessi economici dietro l’incremento dei carburanti. Omar, 40 anni, elettricista, dice che è da prima della guerra che ci sono speculazioni e che qualcuno ci lucra sopra. In mancanza del gas c’è il petrolio come sostituto nell’industria, dice in piazza dei Tribunali Amedeo, 20 anni, studente d’Ingegneria. I pensieri dei benzinai sono sempre i soliti. Mauro, 59, e Francesco, 41, benzinai in via del Casale di San Basilio, scoprono il cartello dei prezzi. Affermano di stare al massimo del prezzo di listino per l’Ip. Sono circa 2.301 per il diesel, e 2.334 per la benzina verde. Conclude Mauro dicendo che la loro provvigione è sempre la stessa, in quanto si guadagna lo stesso.

Ylenia Iris

Seguici su metropolitanmagazineit

Latest articles

Altri articoli