Dopo il pareggio per 0-0 contro il Genoa oltre alla netta fatica fatta dalla Roma nello sbloccare l’incontro, salta all’occhio l’episodio principe del match. Allo scadere dei novanta minuti Nicolò Zaniolo aveva trovato il goal con una bella iniziativa personale. Ma dopo un’attesa per il controllo VAR, la rete del vantaggio è stata annullata per un fallo di Abraham nell’azione. Oltre a ciò, pochi istanti dopo Zaniolo è stato addirittura espulso per aver proferito qualche parola di troppo nei confronti dell’arbitro. Questi episodi si sommano a molte situazioni già accadute nel corso dell’anno, e il dato di fatto è che il rapporto con gli arbitri, a causa della disparità di giudizio che si avverte di subire nella Capitale, è ormai diventato un problema. E non da poco.
Roma e arbitri nel caos: la situazione
La Capitale, come scrive Leggo, si è risvegliata su tutte le furie dopo aver metabolizzato il pareggio con il Genoa. E soprattutto dopo aver ragionato ulteriormente sull’episodio del goal di Zaniolo, che aveva momentaneamente regalato tre punti alla Roma. Tutto questo è stato incredibilmente amplificato dalla disparità di giudizio con cui sono stati analizzati casi simili nel corso della ventiquattresima giornata di Serie A.
L’arbitro Abisso ha annullato il goal del numero 22 romanista a causa di un contrasto giudicato falloso di Abraham nello sviluppo dell’azione. Ma per situazioni molto simili le interpretazioni arbitrali sono state differenti. Nel derby Inter-Milan infatti il contatto tra Giroud e Sanchez prima del goal del pari dei rossoneri non è stato sanzionato. Allo stesso modo in Venezia-Napoli nell’azione del raddoppio partenopeo l’arbitro non è stato richiamato al VAR nonostante un contatto falloso di Lobotka. Perché queste disparità di trattamento?
È la stessa domanda che si pone Josè Mourinho, e che si è posto anche in conferenza stampa dopo la gara contro il Genoa. Ha cercato di analizzare anche l’espulsione di Zaniolo, che a suo avviso non sarebbe mai stata sventolata nei confronti di Lautaro, Ibrahimovic o Chiellini durante una protesta.
Il consulente Calvarese e la mancanza di continuità della Roma
In più la Roma ha assunto da circa una settimana l’ex arbitro Gianpaolo Calvarese come consulente. Proprio per cercare di comprendere certi episodi, nel tentativo di venire tutelata da certe decisioni ambigue che possono cambiare l’andamento di una stagione. Nonostante ciò, lo stesso Calvarese ha appoggiato la decisione di Abisso nel bel mezzo del trambusto romano. E questa esposizione ha gettato tifosi ed ambiente giallorosso ancora di più nel caos. Perché gli episodi valutati da giudizi arbitrali dubbi nella stagione della Roma iniziano ad essere tanti, così come i punti persi lungo il cammino. Infatti, con la convalida del goal di Zaniolo molto probabilmente i giallorossi si troverebbero due punti in più in classifica.
Oltre a ciò, è chiaro che la squadra allenata da Mourinho ha fatto troppa fatica a creare palle da goal nitide contro i genoani. Sirigu, portiere rossoblù, è stato praticamente inattivo nell’arco dei novanta minuti. E ancora una volta, per svariati motivi, la Roma dopo due vittorie manca la terza consecutiva. Ci è riuscita solo una volta, a inizio campionato. Poi ha fallito il tris alla quindicesima giornata, alla diciannovesima, e anche stavolta. Ci sono certamente dei problemi da risolvere. E il rapporto con gli arbitri è uno di questi.
(Photo credit: AS Roma)